Sono venuti da Svezia, Spagna, Croazia, Gran Bretagna, Finlandia e, soprattutto, da Butzbach, cittadina tedesca gemellata con Collecchio. Obiettivo della missione in terra parmense, promossa dall’Amministrazione comunale collecchiese, era quello di approfondire le origini dell’euroscetticismo, senza lasciarsi sfuggire una visita alle nostre bellezze artistiche e gustare le specialità enogastronomiche della Food Valley, il tutto in un momento di festa come la Sagra della Croce. Ma non solo: i membri della delegazione europeista hanno avuto modo di conoscere anche le associazioni di volontariato locali, che nel tardo pomeriggio di domenica 18 settembre hanno illustrato la loro attività e concluso il weekend italiano con un ricco buffet.

A fare gli onori di casa è stata proprio l’Assistenza Volontaria di Collecchio, Sala Baganza e Felino, che ha ospitato e aperto la presentazione nella sala riunioni della sede di via Rosselli. Dopo i saluti del sindaco Paolo Bianchi e degli assessori all’Associazionismo e alle Politiche Sociali, Elena Levati e Marco Boselli, sono stati i volontari stessi di AV, Avis, Avoprorit e Protezione civile A.N.A. a spiegare l’operato delle loro associazioni a favore della collettività. Durante la presentazione dell’Assistenza, sono stati illustrati, in particolare, le funzioni svolte (servizio di emergenza/urgenza e trasporti ordinari), il numero e le caratteristiche dei soci (300 perlopiù lavoratori) e i numeri degli interventi effettuati nel 2015 (circa 7000).

Al termine dell’incontro il sindaco di Butzbach, Michael Merle, ha speso parole di apprezzamento per chi dona gratuitamente il suo tempo al servizio della comunità, portando ad esempio l’esperienza tedesca dei Vigili del Fuoco volontari che, proprio come i soccorritori della nostra associazione ha sottolienato il borgomoastro, sono in servizio 365 giorni all’anno, 24 ore su 24. «Si è trattato di un momento piacevole, anche per la collaborazione con le altre associazioni insieme alle quali abbiamo organizzato questo momento di confronto», afferma il presidente dell’Assistenza Volontaria Roberto Carvin. «I componenti della delegazione straniera sono rimasti molto impressionati dal nostro mondo – prosegue il numero uno dell’AV – perché per loro è sicuramente sorprendente che un’associazione di volontariato riesca a gestire in toto il servizio di emergenza sanitaria. Non dobbiamo infatti dimenticare che in altri Paesi questo tipo di servizio viene svolto principalmente dagli enti pubblici».