Missione compiuta. L’ambulanza dell’Assistenza Volontaria di Collecchio, Sala Baganza e Felino è arrivata in Sierra Leone insieme alla “sorella” della Croce Rossa Italiana di Parma.

Dopo essere sbarcati nel porto di Freetown carichi di medicinali e attrezzature sanitarie, i due mezzi donati da AV e Cri all’associazione “Amici della Sierra Leone” di Parma hanno iniziato ad operare nelle città di Makeni e Lunsar, al servizio degli ospedali “Holy Spirit” e “St. John of God”.

Non è la prima volta che l’associazione collecchiese tende la mano al Paese africano flagellato dal virus Ebola. Lo aveva già fatto nel 2009, quando altre due ambulanze (nomi in codice “Collecchio 4” e “Collecchio 6”) avevano varcato il Mediterraneo, una diretta in Sierra Leone, l’altra in Senegal. Questa volta, grazie all’interessamento di Enrico Dondi (volontario dell’AV e dell’associazione “Amici della Sierra Leone), il lungo viaggio è toccato alla “Collecchio 8”, vecchia per gli standard italiani che la obbligano al pensionamento, ma ancora nel pieno delle forze per le normative in vigore nei due Paesi del continente nero.

Pienamente soddisfatto il presidente dell’AV Roberto Carvin: «Due associazioni che hanno gli stessi scopi  ma organizzazioni diverse hanno avuto la stessa idea. Rispetto ad un passato recente, ora si collabora e si lavora tutti assieme per scopi comuni – sottolinea –, sviluppando iniziative volte ad aiutare persone che sono in difficoltà. La nostra associazione – conclude il presidente – quando ha la possibilità dona questi mezzi ad enti è realtà che li possono utilizzare». Adriano Cugini, presidente degli “Amici della Sierra Leone”, ribadisce l’importanza dell’operazione: «Sono mezzi indispensabili per seguire in sicurezza gli ammalati di Ebola e abbiamo ricevuto molti ringraziamenti dai responsabili dei due ospedali. Non bisogna dimenticare – aggiunge Cugini – che una volta contenuto il contagio del virus rimane il problema dei tanti orfani che ha lasciato sul campo. La nostra associazione si impegnerà anche in questo senso».

Per l’assessore collecchiese Silvia Dondi, la donazione «mostra ancora una volta che l’associazionismo del nostro paese continua a portare avanti dei valori importanti tra cui la solidarietà verso popolazioni che in questi ultimi mesi hanno vissuto tragedie sanitarie impressionanti. Il nostro volontariato continua ad essere un punto di forza e di riferimento per la vita della nostra collettività. Un grazie doveroso, quindi, a chi si è speso perché questa operazione andasse a buon fine».